Tell me, tell me lies tell me sweet little lies.
Penso che a ripensarci bene un giorno così non ritornerà più.
Sì, lo so, nella canzone di Modugno era un sogno. Ma io i sogni non me li ricordo mai e quelli che mi ricordo è meglio non scriverli perché sono sogni a luci rosse e le luci rosse ognuno se le tiene per sé perché poi chissà che pensano gli altri se sapessero che sogni facciamo quando sogniamo a luci rosse. Che tutti sogniamo a luci rosse anche quelli che si ricordano dei sogni incredibili che magari sono diventati presidenti di una qualche repubblica e allora risolvono tutti i problemi perché la prima cosa che fanno è diventare tipo re che possono far tutto e lo raccontano ma tutti lo sanno che invece hanno sognato di farsi fare un pompino dalla vicina di casa, dalla professoressa delle medie, dall’amica del cuore o dalla ragazzina dai capelli rossi però non si può dire perchè è meglio cambiare il mondo che sognare pompini anche se a cambiare il mondo non c’è riuscito nessuno perché l’umanità è un legno storto l’ho letto in un libro e.
E invece i pompini sì che il mondo l’hanno cambiato, fosse pure solo il tuo di piccolo piccolissimo mondo e solo per quaranta secondi.
Poi c’era la cantante di un gruppo punk francese che non andava ai concerti perché quella sera c’era Dallas alla tele e io l’ho trovata una cosa meravigliosa. Cioè ti chiamano a fare un concerto e tu non vai perché c’è Dallas e stai a casa a mangiare le patatine e a bere la coca-cola e te ne sbatti di suonare perché JR è la tua vita davanti alla tele sdraiata sul divano con le Dr Martens ai piedi e i pantaloni strappati e la maglietta con sopra il nome di un altro gruppo che oggi non esiste più e nemmeno prima era esistito perché te lo sei inventato.
Perché un punk la vita se la inventa come gli pare.
Però quel giorno che non ritornerà più era un altro giorno, non era quello della cantante punk che non va ai concerti per vedere Dallas.
Il giorno che non ritornerà più è il giorno che io sono uscito di casa e pioveva un po’ come oggi e ho preso il Sì grigio come le nuvole in cielo e sono andato a casa di Andrea che abitava dietro casa mia ed era il mio migliore amico del liceo e poi non lo è stato più perché un giorno mi ha detto, ma era ancora un altro giorno che anche lui non ritornerà più ma non questo di cui sto scrivendo ora. Lui mi ha detto, che se non metto un punto poi non si capisce più e si fa fatica a leggere e le virgole e i punti e virgola e insomma lui mi ha detto che era difficile essermi amico perchè io ero timido.
Ora a parte che io ho sempre odiato essere timido ma poi tu che sei Andrea e che sei il mio migliore amico che sei alto come un grande e invece siamo poco più che bambini e sei biondo e dici che baci le ragazze e che ti toccano anche il pisello e tu mi dici che è difficile essermi amico perché sono timido e allora vaffanculo perché io sarò anche timido ma sono punk e te lo dico. Poi ci sto malissimo ma te lo dico, anzi penso di dirtelo perché io in questo altro giorno che non ritornerà più vaffanculo non gliel’ho detto. Ci sono stato solo male e ho deciso lì, in questo altro giorno che non tornerà più che io non sarei stato più timido perché io volevo essere amico di Andrea e di quelli alti e biondi e che dicevano di baciare le ragazze e si facevano anche toccare il pisello. Dicevano.
Il giorno che non ritornerà più e che era grigio e che pioveva e che sono uscito col Sì grigio come le nuvole io sono andato a casa di Andrea che era il mio migliore amico. Ancora. E siamo scesi sotto la pioggia in due sul suo Boxer blu ingobbiti e stretti per ripararci dalla pioggia e dal freddo e abbiamo incontrato la sua ragazza che però si erano tipo lasciati e lei voleva incontrarlo come per caso e girava sempre sotto casa sua. Lei stava su un motorino rosso che non ricordo come si chiamasse ma era bruttissimo che chissà perché lo aveva scelto però lei era bellissima.
Era bellissima e sotto l’acqua ancora di più coi capelli nerissimi e bagnati e gli occhi scuri e io quando ci fermammo a parlare le dissi se voleva il mio Kway e lei mi ringraziò e io mi bagnai tutto per lei e la sera mi venne la febbre e il raffreddore e il giorno dopo lei non mi vide a scuola e allora mi chiamò a casa e io ero felice perché una ragazza mi aveva chiamato a casa ed era bellissima e per me aveva ancora i capelli bagnati e gli occhi scuri e il mio Kway addosso e mi faceva male lo stomaco e mi sembrava mi mancasse anche se era lì al telefono.
Finisce così, punto.